| PZN | IT032885030 |
| Производитель | Benedetti & Co.Spa |
| Форма | Гранулят для пероральной суспензии |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
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7.97 €
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Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesofageo.
Sucralfato.
Compresse: mannitolo, magnesio stearato, aroma menta, silice colloidale, saccarosio. Bustine: saccarosio, carbossimetilcellulosa, aroma panna, lecitina, silice precipitata, acesulfame K.
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare la formazione di sali complessi con conseguente inattivazione dell'antibiotico. Potendo inoltre alterare la biodisponibilita' di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di altro farmaco. Ipersensibilita' individuale ai componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Non deve essere somministrato a neonati prematuri.
1 bustina o 1 compressa masticabile tre-quattro volte al giorno da assumersi 1 ora prima dei pasti principali e prima di coricarsi. Il contenuto della bustina va versato in un bicchiere e sciolto aggiungendo poca acqua e agitando opportunamente.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Somministrare con cautela e sotto il diretto controllo del medico nei pazienti con insufficienza renale evitando trattamenti prolungati. Sono stati riportati casi di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri. Pertanto, deveessere esercitata estrema cautela nel trattamento di pazienti in tera pia intensiva specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico. Uno studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico. L'uso del sucralfato nei bambini e' sconsigliato, in quanto la sicurezza e l'efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.
Non va somministrato durante eventuale trattamento con tetracicline, fenitoina e digoxina. Potendo inoltre alterare la biodisponibilita' di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di altro farmaco.
L'impiego continuo di questa sostanza puo' causare talvolta stitichezza nonche' altri occasionali disturbi gastrointestinali. Effetti meno comunemente riportati sono: rash, prurito, secchezza delle fauci, vertigini, insonnia. Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoar (vedi sez. 4.4. Avvertenze speciali).
Per quanto gli studi sperimentali condotti in animali, alla dose 50 volte superiore a quella somministrata nell'uomo, non abbiano evidenziato effetti teratogenetici ed embriotossici, l'impiego del sucralfato ingravidanza va attuato in caso di assoluta necessita'. Non e' noto se il sucralfato viene eliminato attraverso il latte, comunque la somministrazione del prodotto, durante l'allattamento, deve essere effettuatacon cautela.
Antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesofageo.
Sucralfato.
Compresse: mannitolo, magnesio stearato, aroma menta, silice colloidale, saccarosio. Bustine: saccarosio, carbossimetilcellulosa, aroma panna, lecitina, silice precipitata, acesulfame K.
Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
Non somministrare durante eventuali trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare la formazione di sali complessi con conseguente inattivazione dell'antibiotico. Potendo inoltre alterare la biodisponibilita' di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di altro farmaco. Ipersensibilita' individuale ai componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Non deve essere somministrato a neonati prematuri.
1 bustina o 1 compressa masticabile tre-quattro volte al giorno da assumersi 1 ora prima dei pasti principali e prima di coricarsi. Il contenuto della bustina va versato in un bicchiere e sciolto aggiungendo poca acqua e agitando opportunamente.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Somministrare con cautela e sotto il diretto controllo del medico nei pazienti con insufficienza renale evitando trattamenti prolungati. Sono stati riportati casi di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. La maggioranza di questi era rappresentata da pazienti in terapia intensiva e da neonati prematuri. Pertanto, deveessere esercitata estrema cautela nel trattamento di pazienti in tera pia intensiva specialmente se ricevono nutrizione enterale, o in pazienti che presentano fattori predisponenti come ritardato svuotamento gastrico. Uno studio condotto in Francia nei neonati che hanno ricevuto sucralfato ha messo in luce che il 73% dei trattati ha mostrato gravi problemi digestivi e il 36% ha presentato una sindrome occlusiva che ha richiesto trattamento medico. L'uso del sucralfato nei bambini e' sconsigliato, in quanto la sicurezza e l'efficacia nella popolazione pediatrica non sono state stabilite.
Non va somministrato durante eventuale trattamento con tetracicline, fenitoina e digoxina. Potendo inoltre alterare la biodisponibilita' di altri farmaci si consiglia di interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione del prodotto e quella di altro farmaco.
L'impiego continuo di questa sostanza puo' causare talvolta stitichezza nonche' altri occasionali disturbi gastrointestinali. Effetti meno comunemente riportati sono: rash, prurito, secchezza delle fauci, vertigini, insonnia. Sono stati riportati casi molto rari di formazione di bezoar (vedi sez. 4.4. Avvertenze speciali).
Per quanto gli studi sperimentali condotti in animali, alla dose 50 volte superiore a quella somministrata nell'uomo, non abbiano evidenziato effetti teratogenetici ed embriotossici, l'impiego del sucralfato ingravidanza va attuato in caso di assoluta necessita'. Non e' noto se il sucralfato viene eliminato attraverso il latte, comunque la somministrazione del prodotto, durante l'allattamento, deve essere effettuatacon cautela.